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Realizzare una sump in forex

Introduzione

Per approcciare correttamente l’allestimento di un acquario di acqua salata occorre dedicare molto tempo allo studio, alla pianificazione e alla progettazione. Eludere queste importanti fasi preparatorie determinerà in modo certo e inequivocabile l’insuccesso del nostro progetto.

Dopo aver definito come realizzare il nostro acquario, ci renderemo subito conto che la lista per gli acquisti dell’attrezzatura necessaria sembrerà non aver mai una fine.

Vasca, supporto, illuminazione, sistema di filtrazione e schiumazione, ma anche pompe, riscaldatori, centraline e chi più ne ha più ne metta, sono solo alcuni degli “arnesi” necessari per partire. Tuttavia è possibile realizzare in autonomia alcuni elementi del sistema, con l’obiettivo primario di giovare all’autostima dell’acquariofilo, gratificandolo attraverso la personalizzazione della sua esperienza di realizzazione e conduzione, più che per conseguire un risparmio di tempo e denaro significativamente apprezzabile.

In questo breve articolo condividerò la mia esperienza pratica nella realizzazione di una sump in forex, ovvero una “vasca tecnica” per la raccolta e il trattamento dell’acqua del nostro sistema.

Premetto che esistono tante aziende specializzate nella lavorazione del vetro e di materiali plastici, capaci di realizzare sump di ogni forma e dimensione, ma si sa noi acquariofili amiamo sperimentare e alimentare quella curiosità che rappresenta l’essenza stessa della nostra passione.

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La sump

Nell’acquariofilia marina l’utilizzo di una vasca per la raccolta e il trattamento dell’acqua proveniente dall’acquario è diventata una prassi consolidata, rappresentando la base dei sistemi di filtrazione moderni.

La sump in principio nasceva con l’intento di creare una vasca ispirata alle metodologie di trattamento delle acque reflue delle reti fognarie urbane attraverso la decantazione. Per mezzo di un sistema di troppo pieno l’acqua scorre nella vasca di raccolta attraverso un impianto di tubi che ne riducono sensibilmente la velocità, dando modo alle particelle sospese di depositarsi sul fondo. Alla fine del percorso una pompa (detta di risalita) la riporta in vasca, alimentando nuovamente il processo. A lungo andare questa circolazione determina il deposito di un sedimento melmoso sul fondo della sump, dando modo all’acquariofilo di asportarlo dal sistema per mezzo di sifonatura.

Nel corso del tempo il concetto stesso di vasca di decantazione ha subito notevoli modifiche, adattandosi alle mutate esigenze dell’acquariofilia moderna e diventando a tutti gli effetti una camera per l’alloggiamento e l’occultamento delle attrezzature utilizzate per il trattamento dell’acqua (schiumatoi, reattori, riscaldatori etc.).

Situata normalmente al di sotto dell’acquario, la sump moderna è una vasca con innumerevoli scomparti e camere, progettati e realizzati seguendo le più disparate filosofie e dottrine.

Esempio di una sump con numerosi vani e scomparti per l’alloggiamento dei sistemi di filtrazione.

I benefici

Volendo riassumere gli innumerevoli benefici dell’utilizzo di una sump, ho deciso di porre l’accento su taluni aspetti:

  • Incremento del volume complessivo dell’acqua;
  • Maggiore aerazione dell’acqua;
  • Occultamento dell’attrezzatura tecnica;
  • Facilitazione della manutenzione dell’acquario;
  • Stabilità del livello dell’acqua nella vasca principale;
  • Rifugio sicuro per la microfauna;

Incremento del volume complessivo dell’acqua.  In generale in acquariofilia marina vale il principio del “più grande è, meglio è!“. Aumentare il volume totale dell’acqua infatti determinerà un incremento proporzionale della stabilità del sistema, poiché i mutamenti della chimica (ph, salinità etc.) e della temperatura saranno tanto più graduali quanto più grande sarà la massa d’acqua in esso contenuta.

Maggiore aerazione dell’acqua.  L’incremento dell’aerazione dell’acqua, dovuto al maggior movimento che favorirà gli scambi gassosi tra l’acqua e l’aria, determinerà un aumento dell’ossigeno disciolto a vantaggio delle creature viventi.

Occultamento dell’attrezzatura tecnica. Una delle principali preoccupazioni dell’acquariofilo è quella di ricreare in un sistema artificiale un ambiente naturale, nascondendo alla vista ogni artificio meccanico dannoso all’estetica della vasca. In una sump sarà possibile occultare con estrema facilità tutte le apparecchiature più ingombranti, come riscaldatori, filtri e schiumatoio.

Facilitazione della manutenzione dell’acquario. La sump rende i cambi d’acqua una routine molto più semplice e veloce. L’acqua può essere rimossa senza alterare il livello in acquario e senza arrecare alcuno stress ai pesci e ai coralli.

Stabilità del livello dell’acqua nella vasca principale. Il naturale fenomeno dell’evaporazione dell’acqua non influenzerà il livello in acquario, ma varierà all’interno della sump.

Rifugio sicuro per la microfauna. All’interno della vasca di raccolta si creeranno le condizioni ottimali per lo sviluppo di microfauna e organismi bentonici, indispensabili al sistema e utili per l’alimentazione di pesci e coralli.

Realizzare una sump: la scelta del materiale

Molti appassionati di acquariofilia per la costruzione della propria sump optano per il riutilizzo di un acquario in vetro, altri invece preferiscono realizzarla ex novo a partire da lastre in plexiglass o forex.

Consiglio ai neofiti l’acquisto di un prodotto commerciale già pronto all’uso, ma gli appassionati più esperti e con una propensione al fai da te, potranno divertirsi cimentandosi nella costruzione della propria sump personalizzata.

Tra i vari materiali disponibili io ho preferito adoperare il forex perché, a parità di dimensioni e spessori, è reperibile a costi più accessibili rispetto all’acrilico o al plexiglass, risultando al contempo più facile da lavorare.

Inizialmente pensavo di realizzare una finestra trasparente per poter controllare agevolmente il livello dell’acqua nella sump, ma poiché il forex è un composto a base di PVC mentre il plexiglass è un estere metilico dell’acido metacrilico, per l’incollaggio delle parti avrei dovuto utilizzare un collante a solvente a saldatura UV (con lampada).

I solventi bicomponenti più adatti all’incollaggio dei due materiali avrebbero infatti causato il rilascio di composti nocivi in acqua, pertanto, onde evitare inutili complicazioni, optai per l’utilizzo del solo forex da incollare tramite della comune Tangit.

Il necessario per la realizzazione della sump

Ecco l’elenco dei materiali necessari per la realizzazione della mia sump:

  • Lastra di forex (o pannelli già tagliati a misura)
  • Colla Tangit (acquistabile qui)
  • Silicone Multifiss (acquistabile qui)
  • Squadra a 90°
  • Spatola o pennello
  • Strettoio o morsetto per cornici
  • Cutter (acquistabile qui)
  • Carta gommata (acquistabile qui)
  • Dima in legno con squadra a 90° (ovvero modello sagomato per l’incollaggio delle singole lastre)

Il procedimento

La prima cosa da fare è calcolare correttamente la dimensione dei singoli pannelli prima di procedere al taglio, aiutandosi con un progetto su carta.

Pannello in Forex spesso 18 mm pronto per essere tagliato

Io ho deciso di tagliare a misura il forex utilizzando la mia tagliapannelli verticale e ho optato per l’acquisto di un pannello intero dalle dimensioni di 187 cm x 253 cm con spessore 18 mm.

E’ possibile (e decisamente più agevole) acquistare anche online le singole lastre di forex già tagliate a misura.

lo spessore del pannello in forex andrà valutato in funzione del volume d’acqua che conterrà la sump. Considerando la dimensione generosa del mio progetto, ho prudenzialmente optato per un prodotto robusto (1,8 cm cm di spessore) altamente resistente alla deformazione sotto carico (effetto imbarcamento).

Dopo aver tagliato le singole lastre, prima di procedere all’incollaggio, è opportuno fare una prova disponendole su un piano da lavoro nella posizione definitiva, verificando che tutto combaci alla perfezione. Per un lavoro pulito e preciso consiglio di utilizzare strisce di carta gommata per circoscrivere le fuoriuscite di colla durante la fase di incollaggio, avendo cura di rimuoverle prima della completa essiccazione del prodotto.

Prova delle lastre appena tagliate prima di procedere al fissaggio definitivo

Solo a questo punto si potrà procedere all’incollaggio dei singoli pannelli, aiutandosi con una dima in legno e con i morsetti, affinché tengano le lastre in posizione per tutto il tempo necessario all’asciugatura della colla. Sarà necessario applicare la colla Tangit con un pennello, avendo cura di stenderla uniformemente sui punti d’incollaggio con un pennello.

Trascorse almeno 24 ore, la vasca sarà pronta per ‘incollaggio delle paratie interne necessarie per la creazione dei vari scomparti.

Personalmente ritengo che la circolazione dell’acqua all’interno della sump debba essere rapida e agevole, pertanto ho realizzato solo 3 scomparti (calze e materiali filtranti, skimmer e reattore, vano per pompa di risalita a livello variabile con il sensore per i rabbocchi).

La mia sump molto semplice con solo 3 scomparti

Una volta ultimata la fase di assemblaggio, utilizzando il Multifiss, sarà possibile siliconare le giunture tra i vari pannelli.

Prova di tenuta della sump

Dopo aver ultimato i lavori non resta che testare la tenuta delle giunzioni riempendo la vasca e lasciandola sotto carico per qualche giorno.

Pro e contro di una vasca in forex fai da te

Pro:

  • Facilità di costruzione;
  • Tempi di lavorazione estremamente ridotti;
  • Costi complessivi tutto sommato contenuti;
  • Elevata possibilità di personalizzare la sump;
  • Peso complessivo ridotto;

Contro:

  • Probabile ingiallimento del forex in prossimità dei tagli nelle paratie interne (dove la superficie non è perfettamente liscia) dovuto alla circolazione dell’acqua. Si consiglia di stuccare le superfici ruvide con del multifiss;
  • Difficoltà di incollaggio del forex con altri materiali come il plexiglass;

Conclusioni

Come già ribadito in precedenza, la soddisfazione di aver creato in autonomia un elemento molto importante della tecnica dell’acquario è il motivo principale che spinge l’appassionato a cimentarsi nella costruzione della propria sump. Mi permetto di consigliarti di sovradimensionare il tuo progetto rispetto alle esigenze attuali della tua vasca, poiché in futuro potrai ritenere indispensabile ampliare la parte tecnica decidendo di inserire nuovi accessori.

Buon reefing!

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Luca Langiu

Ho conseguito una laurea in Scienze Politiche, ma ho intrapreso la carriera di imprenditore. Le mie più grandi passioni sono l'acquariofilia, la tecnologia e la musica. Adoro scoprire le meraviglie dei reef e vivo in Sardegna, un paradiso dal quale non potrei mai separarmi.  Il mio desiderio è sempre stato quello di curare un blog sull'acquariofilia marina, perché ritengo che la condivisione di conoscenze e informazioni sia la base della nostra passione. Forte della mia conoscenza tecnica e pratica, unita agli studi e agli approfondimenti teorici, ho deciso di guidare il lettore in un’esperienza formativa alternativa, autentica e personale, che getta le basi sul crono-racconto della mia quotidianità “acquariofila”. La sensibilizzazione del lettore a tematiche relative alla tutela dell’ambiente marino-costiero, alle fonti di inquinamento marino, alla sostenibilità ambientale, al capitale naturale e al rispetto per gli animali, è stuzzicata e sollecitata costantemente in ogni mia trattazione.

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