Amphiprion akindynos

Classificazione scientifica

Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Osteichthyes
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Pomacentridae
Sottofamiglia Amphiprioninae
Genere Amphiprion
Specie A. akallopisos
Nomenclatura binomiale Amphiprion akindynos (Allen, 1972)

Areale biogeografico

Areale biogeografico Amphiprion akindynos
Areale biogeografico Amphiprion akindynos

Introduzione

Soprannominato pesce pagliaccio della Barriera l’Amphiprion akindynos è un pesce molto robusto e colorato, adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera e con gli invertebrati. Forma sovente una simbiosi con le attinie Entacmaea quadricolorHeteractis aurora, Heteractis crispaHeteractis magnificaStichodactyla haddoni e Stichodactyla mertensii.

Caratteristiche fisiche

Presenta un corpo romboidale, piuttosto sviluppato in altezza e molto compresso lateralmente. Il peduncolo caudale è robusto, la bocca, relativamente piccola, è in posizione avanzata e rivolta verso l’alto, è dotata di labbra carnose protrattili e di denti conici, piccoli ma aguzzi.
La pinna caudale ha gli apici che si prolungano appena formando due lobi dalle punte arrotondate. La pinna dorsale, molto sviluppata e sorretta da 10 o 11 spine rigide e da 14 / 17 raggi molli, ha una conformazione ondulata con due dossi di altezza all’incirca pari.
La pinna dorsale termina con un apice arrotondato che arriva sin quasi alla pinna caudale, mentre la pinna anale, sorretta a sua volta da 2 spine rigide e da 13 / 14 raggi molli, arriva sino al peduncolo caudale. Le pinne pettorali e ventrali sono di forma trapezoidale, molto sviluppate, sia in lunghezza che in altezza, e con le punte arrotondate.
La livrea, molto simile a quella dell’Amphiprion clarkii, con il quale viene spesso confuso, è di un bel color giallo uovo, sul dorso e sul peduncolo caudale si estende una macchia irregolare di un colore più scuro, tendente al marrone scuro. Sul corpo ci sono disegnate tre bande verticali chiare, bianche o leggermente turchesi, circondate da un leggerissimo tratto nero, che percorrono interamente il fianco del pesce, dal dorso sino al ventre.

Habitat naturale

E’ presente esclusivamente nell’Oceano Pacifico occidentale: Grande Barriera Corallina australiana, Mar dei Coralli.

Amphiprion akindynos
Amphiprion akindynos

Vita in acquario

Necessita di una vasca piccola, in quanto non è un grande nuotatore e preferisce restare, anche in natura come in acquario, nelle vicinanze del suo territorio, spesso incentrato su una attinia, con cui instaura un rapporto di simbiosi. Abbastanza resistente alle malattie. Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori sono necessarie vasche con acqua ben filtrata ed ossigenata. Facile da allevare, è consigliato ai neofiti.

Compatibilità

Adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera e con gli invertebrati.

Riproduzione

Sono ermafroditi proterandrici: i giovani adulti sono tutti maschi.

Alimentazione

In vasca, una volta ben acclimatato, è onnivoro, prediligendo mangime surgelato, artemie e chironomus e mysis, oppure liofilizzato o secco in granuli di piccolo diametro.

Dimensione

Massima in natura 9 cm. In acquario 2 / 4 cm.

Longevità
Facilità di allevamento
Compatibilità
Riproduzione in acquario
Reperibilità
Media

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