Acanthurus olivaceus
Classificazione scientifica
Areale biogeografico
Introduzione
Perciforme appartenente alla famiglia degli Acanthuridae di media o grossa dimensione, abbastanza pacifico e robusto. Adatto alla convivenza con i pesci di barriera di quasi tutte le altre razze e con altri Acanturidi purché di colore differente, ma non con Acanthurus Japonicus, Acanthurus Glaucopareius, Acanthurus Leucosternon, Acanthurus Sohal.
Caratteristiche fisiche
Il corpo, ellissoidale, è molto compresso lateralmente e molto allungato. La bocca è piccola, prominente, situata nella parte inferiore della testa, che ha la particolare forma convessa di una testa di ariete, ed è dotata di labbra carnose e denti a scalpello. La pinna caudale è fortemente bilobata e con le lunghe estremità appuntite, mentre la pinna dorsale, sostenuta da 9 spine rigide e da 23 / 25 raggi molli, e l’anale, sostenuta a sua volta da 3 spine rigide e da 22 / 24 raggi molli, si estendono su gran parte del perimetro del corpo, con la parte terminale appuntita che arriva sino a toccare il peduncolo caudale.
Le pinne pettorali sono ampie, di forma trapezoidale, molto mobili e rappresentano il mezzo di propulsione del pesce. Le pinne ventrali sono relativamente corte, sottili ed appuntite. Sul peduncolo caudale è ben visibile lo scudetto mobile che protegge la spina erettile, tagliente e rivolta verso il davanti, caratteristica da cui proviene il nome comune di “Pesce Chirurgo”.
La livrea è molto particolare e, curiosamente, varia a seconda dell’età. Quella juvenile è molto diversa da quella da adulto che è divisa in due zone nettamente distinte: la parte anteriore del pesce è colorata di giallo senape tendente al verde oliva più o meno scuro, mentre la parte posteriore è decisamente più scura, di color verde oliva o grigio ferro. Dietro l’occhio è presente una vistosa macchia longitudinale, di forma ovale e di color giallo o arancione, a volte, bordata di blu o di viola. Le pinne dorsale ed anale hanno sull’attaccatura una riga dello stesso colore della macchia e sono bordate di turchese. Sul peduncolo caudale è ben evidenziato, in blu scuro, lo scudetto tipico degli Acanturidi.
La pinna caudale ha una grossa banda turchese tra i due lobi appuntiti.
Habitat naturale
Endemico in tutto l’Oceano Pacifico occidentale e centrale: dalle Isole Mauritius all’Indonesia, Australia, Nuova Guinea, verso Nord fino alle Isole Ryukyu, Isole Okinawa, a sud raggiunge l’isola di Lord Howe, ad est le Isole Marchesi e le Isole Hawaii.
Nell’Oceano Indiano è sostituito dalla specie affine Acanthurus tennenti. I giovani si possono trovare anche in acque subtropicali durante i mesi estivi.
Si incontra nelle lagune degli atolli e lungo le barriere coralline dove frequenta soprattutto le zone sabbiose o ciottolose. I giovani frequentano ambienti riparati a fondo duro.
Gregario, di solito si incontra in piccoli gruppi, ma è talvolta solitario. Viene catturato soprattutto per il mercato acquariofilo, appare occasionalmente sui mercati come pesce da consumo.
Si tratta di una specie abbastanza comune, con un vasto areale e popolazioni numericamente stabili. Non sono note minacce particolari. Per questo la IUCN classifica A. olivaceus come a rischio minimo di estinzione.
Vita in acquario
Compatibilità
Convive abbastanza bene negli acquari di barriera con invertebrati, specialmente quando è di taglia ridotta. Adatto alla convivenza con i pesci di barriera di quasi tutte le altre razze e con altri Acanturidi purché di colore differente, ma non con Acanthurus Japonicus, Acanthurus Glaucopareius, Acanthurus Leucosternon, Acanthurus Sohal
Riproduzione
Non possibile in acquario.
Alimentazione
In natura si nutre di detrito, alghe filamentose e diatomee che raschia dal substrato. In acquario, una volta ben ambientato è onnivoro, predilige mangime secco in granuli e surgelato, artemie saline, chironomus e mysis, ma, soprattutto, le apposite sfoglie di alghe liofilizzate.
Dimensione
Massima in natura 35 cm. In acquario a partire da 10 cm.
Longevità
Facilità di allevamento
Compatibilità
Riproduzione in acquario
Reperibilità