Aiptasia: l’anemone di vetro da combattere in acquario
Introduzione
L’Aiptasia è un organismo estremamente resistente e orientato alla sopravvivenza, in grado di prosperare in ogni acquario marino di barriera. Ospite comune e indesiderato negli acquari d’acqua salata, l’Aiptasia, è in grado di moltiplicarsi e competere per il cibo e lo spazio in modo aggressivo, rappresentando un pericolo per gli abitanti della vasca. Spesso vengono introdotti in acquario attraverso le rocce vive provenienti delle barriere coralline o nelle colonie di coralliGli Antozoi (Anthozoa Ehrenberg, 1831) sono una classe di animali del phylum degli Cnidaria. Consistono di piccoli polipi radunati tipicamente in colonie di molti individui simili. Il gruppo include gli organismi comunemente noti come coralli, costruttori delle barriere coralline tropicali, che, producendo carbonato di calcio sotto forma di calcite, formano il tipico scheletro calcareo. Leggi. La loro estrazione comporta solo un’esplosione demografica in quanto ogni pezzo può far crescere un altro anemone. Le soluzioni per rimuoverli includono metodi chimici, introduzione di predatori e shock osmotico. Scopri i pro e i contro di queste soluzioni.
[toc]Che cos’è l’Aiptasia
L’Aiptasia è un anemone di mareIl mare è una vasta distesa di acqua salata, idrograficamente connessa con un oceano, che lambisce le coste di isole e terre continentali. Lo stesso termine certe volte è usato per indicare laghi, normalmente salati o molto voluminosi, che non hanno sbocchi sull'oceano come ad esempio il Mar Caspio, il Mar Morto ed il Mar di Galilea. Il termine mare è usato anche come sinonimo di oceano quando esprime un concetto generico, per esempio quando si parla dei mari tropicali o dell'acqua marina riferendosi, invece, a quella oceanica in generale. Leggi molto comune, che prospera in acque temperate e tropicali, prediligendo la zona bentonica dove si insedia ancorandosi saldamente a rocce e radici di mangrovie. Alcune varietà sono trasparenti, mentre altre assumono per lo più colorazioni tendenti al marrone e al verde. Tali colorazioni sono originate dalla presenza di zooxantelle, minuscole algheLe alghe (dal latino Algae) afferiscono ad un raggruppamento, non appartenente ad un taxon sistematico, rappresentato da organismi di struttura vegetale, autotrofi, unicellulari o pluricellulari, che producono energia chimica per fotosintesi, generando ossigeno e che non presentano una differenziazione in tessuti veri e propri. Nel corso del tempo, e nell'evoluzione della sistematizzazione scientifica dei viventi, all'interno di questo raggruppamento si sono venuti a trovare differenti gruppi sistematici aventi caratteristiche congruenti come la struttura molto semplice e non differenziata in tessuti e molto spesso la capacità fotosintetica. Le sole alghe verdi o clorofite, insieme alle embriofite, o piante terrestri, costituiscono il clade delle piante verdi, o viridiplantae. Leggi che vivono all’interno del tessuto dell’anemone e che, attraverso una relazione simbiotica, gli forniscono gran parte dei suoi nutrienti ed energia.
Questi anemoni opportunisti possono essere identificati facilmente per la loro somiglianza a delle palme in miniatura, con un corpo a forma di polipo e un disco orale delimitato da tentacoli grandi e piccoli.
Come tutti i membri del phylumE' il gruppo tassonomico gerarchicamente inferiore al regno e superiore alla classe. Il termine phylum, in Italiano, è sinonimo di tipo quando si riferisce alla zoologia ed è sinonimo di divisione in botanica. Gli organismi dello stesso phylum hanno un piano strutturale comune (derivato da un antenato comune che per primo ha originato tale piano strutturale), non necessariamente evidente dalla morfologia esterna. Leggi Cnidaria, l’Aiptasia ha la capacità di pungere sia per scopi offensivi che difensivi. I tentacoli vicini al disco orale hanno cellule urticanti chiamate nematocisti che possono pungere pesciCon il termine pesci, dal latino pisces, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. Con oltre 32 000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata. Leggi, crostacei e determinare la morte di coralliGli Antozoi (Anthozoa Ehrenberg, 1831) sono una classe di animali del phylum degli Cnidaria. Consistono di piccoli polipi radunati tipicamente in colonie di molti individui simili. Il gruppo include gli organismi comunemente noti come coralli, costruttori delle barriere coralline tropicali, che, producendo carbonato di calcio sotto forma di calcite, formano il tipico scheletro calcareo. Leggi e altri animali a polipo. Come ulteriore meccanismo difensivo, se minacciata, l’Aiptasia può ritirarsi in minuscoli buchi presenti nella roccia.
Il tutto, unito ad una crescita rapida e aggressiva, delucida l’avversione di ogni acquariofilo marino verso tali organismi.
Un campione di sopravvivenza
L’Aiptasia si riproduce rapidamente e ha la capacità di farlo sia sessualmente che asessualmente.
Durante la riproduzione asessuata, definita lacerazione pedale, minuscole cellule basali si distaccano dall’Aiptasia per dar origine a nuovi individui. Questi piccoli gruppi di cellule cresceranno in gemme, sviluppando poi bocche e tentacoli. La lacerazione del piede può produrre indistintamente polipi di sesso maschile e femminile. Ciò sta a significare che, anche se i nuovi polipi creati attraverso la riproduzione asessuata sono di fatto dei cloni del polipo originale, questi possono sviluppare sessi differenti e moltiplicarsi a loro volta attraverso la riproduzione sessuata.
La nuova Aiptasia, generata dalle cellule separate dal polipo genitore, si forma generalmente entro una settimana o due. In acquario ciò accade prevalentemente quando se ne tenta la rimozione fisica, causandone invece una moltiplicazione incontrollata.
In generale le colonie di Aiptasia si formano principalmente attraverso la riproduzione asessuata, mentre la riproduzione sessuata gioca un ruolo più ampio nella diffusione della specie in nuovi ambienti.
In generale la riproduzione sessuata avviene in modo diverso in funzione delle diverse specie. Alcune, come la comune Aiptasia pallida e Aiptasia pulchella, sono caratterizzate da una fecondazione esterna, mentre altre da una fecondazione interna.
Nel caso della fecondazione esterna i due sessi rilasciano i loro gameti nell’acqua, dove avverrà la fecondazione. Gli zigoti risultanti si trasformeranno in larve, e vagheranno liberamente nell’acqua prima di depositarsi su un substrato duro, dove cresceranno trasformandosi in piccoli polipi.
La fecondazione interna avviene a seguito del rilascio in acqua di gameti da parte del maschio di Aiptasia, che feconderanno i gameti all’interno del celenteron di una femmina di Aiptasia. La larva planula si sviluppa all’interno dell’Aiptisia e viene rilasciata in presenza di condizioni favorevoli, o a seguito di un attacco al polipo madre.
L’aiptasia si riprodurrà asessualmente in condizioni precarie: quando è sotto attacco da parte di predatori, se in vasca c’è scarsa illuminazione, in situazioni di ossigeno basso, ecc. In buone condizioni prediligono riprodursi in maniera sessuata. Alcuni studi basati su osservazioni in natura hanno evidenziato come l’alternarsi delle stagioni influenzi il metodo di riproduzione.
La specie più diffusa negli acquari è la Aiptasia pallida, tuttavia vengono regolarmente introdotte anche altre specie. Per limitare l’introduzione accidentale di organismi nocivi nelle nostre vasche, è opportuno osservare con attenzione le rocce prima di inserirle, alla ricerca di organismi sgraditi come appunto l’Aiptasia o l’altrettanto problematico Anemone Majano.
Durante l’infestazione è molto complicato liberarsi delle Aiptasia a causa della prodigiosa capacità di propagazione, anche a partire da segmenti molto piccoli lasciati sulla roccia dopo la rimozione. E’ quindi importante cercare di identificare qualsiasi polipo estraneo potenzialmente dannoso presente in vasca e rimuoverlo prima che inizi a diffondersi.
Identificazione delle Aiptasia in acquario
Come già ampiamente sottolineato è determinante identificare le Aiptasia rapidamente per procedere con altrettanta celerità alla loro rimozione. È altresì molto importante identificarle correttamente se si desidera utilizzare metodi biologici per controllarle. I nudibranchi Berghia ad esempio mangeranno solo Aiptasia e non Anemoni Majano. Le Aiptasia sembrano piccole palme con un disco di tentacoli in cima. Il disco contiene sia tentacoli lunghi che corti attaccati ai suoi bordi. Al centro del disco c’è la bocca, una fessura dalla forma allungata. I tentacoli sono generalmente sottili e hanno punte molto appuntite.
Il “gambo” o celenterone dell’Aiptasia può crescere fino a 5 cm di lunghezza. Il disco nella parte superiore può raggiungere una larghezza di 2 cm.
Rimuovere il parassita
Qualsiasi acquariofilo marino che ha dovuto fare i conti con il fastidioso anemone sa quanto possa essere difficile liberarsene. Ma poiché l’Aiptasia non farà le valigie autonomamente spetta a noi trovare la gusta soluzione.
Soluzioni liquide e chimiche
Un modo per uccidere gli anemoni di vetro in un acquario d’acqua salata è iniettare una delle seguenti soluzioni chimiche o liquide. Per ottenere i migliori risultati è necessario iniettare la soluzione scelta direttamente nello stelo dell’anemone con un ago e una siringa. Se si lavora con una sostanza chimica caustica, è consigliabile indossare occhiali protettivi e guanti.
Concentrato di succo di limone
Questo liquido naturale ed economico offre risultati immediati. È sicuro per un acquario di barriera e risulta estremamente facile da reperire. Iniettare circa 0,5 ml di succo di limone alla base di ciascun anemone usando una siringa.
Idrossido di calcio
L’iniezione con idrossido di calcio (kalkwasser) in soluzione concentrata è uno dei metodi più comunemente utilizzati. Funziona molto bene a patto che sia iniettato correttamente. Infatti il tasso di uccisione è basso se l’idrossido di calcio non viene iniettato direttamente nell’anemone e se la soluzione non è abbastanza forte. Un altro problema legato all’utilizzo massivo del kalkwasser è l’innalzamento del livello del pHIl pH è una scala di misura dell'acidità o della basicità di una soluzione acquosa. Il termine "pH" fu introdotto nel 1909 dal chimico danese Søren Sørensen. Leggi.
Consiglio personalmente l’utilizzo di Aiptasia-X (acquistabile cliccando qui), un prodotto Red Sea denso ed adesivo che si globulizza a contatto con l’acqua dell’acquario.
Idrossido di sodio
Quando si utilizza questo prodotto chimico per iniezione occorre prestare attenzione alle diluizioni, ed evitare il contatto con la pelle. Rimuovendo la roccia dall’acquario e facendo gocciolare la soluzione di idrossido di sodio sull’anemone, si ottiene un tasso di mortalità del 100%.
Perossido di idrogeno
Se iniettato direttamente il perossido di idrogeno uccide abbastanza rapidamente l’anemone di vetro.
Non consigliato
L’uso dell’acqua calda non produce grandi risultati
Predatori naturali
Nella ricerca di un metodo naturale per eliminare gli anemoni di vetro dagli acquari d’acqua salata, sono stati individuati alcuni animali marini particolarmente utili.
Tuttavia, prima di decidere di introdurre un pesceCon il termine pesci, dal latino pisces, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. Con oltre 32 000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata. Leggi, un gambero o un nudibranco nel sistema, occorre considerare alcuni aspetti:
- La maggior parte dei pesciCon il termine pesci, dal latino pisces, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. Con oltre 32 000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata. Leggi suggeriti si nutre di vari tipi di coralliGli Antozoi (Anthozoa Ehrenberg, 1831) sono una classe di animali del phylum degli Cnidaria. Consistono di piccoli polipi radunati tipicamente in colonie di molti individui simili. Il gruppo include gli organismi comunemente noti come coralli, costruttori delle barriere coralline tropicali, che, producendo carbonato di calcio sotto forma di calcite, formano il tipico scheletro calcareo. Leggi molli, zoantidi e polipi.
- Molti degli animali di seguito elencati si nutrono naturalmente di vari tipi di invertebrati sessili e mobili, come altri anemoni di mareIl mare è una vasta distesa di acqua salata, idrograficamente connessa con un oceano, che lambisce le coste di isole e terre continentali. Lo stesso termine certe volte è usato per indicare laghi, normalmente salati o molto voluminosi, che non hanno sbocchi sull'oceano come ad esempio il Mar Caspio, il Mar Morto ed il Mar di Galilea. Il termine mare è usato anche come sinonimo di oceano quando esprime un concetto generico, per esempio quando si parla dei mari tropicali o dell'acqua marina riferendosi, invece, a quella oceanica in generale. Leggi, vermi tubolari, vongole, ricci di mareIl mare è una vasta distesa di acqua salata, idrograficamente connessa con un oceano, che lambisce le coste di isole e terre continentali. Lo stesso termine certe volte è usato per indicare laghi, normalmente salati o molto voluminosi, che non hanno sbocchi sull'oceano come ad esempio il Mar Caspio, il Mar Morto ed il Mar di Galilea. Il termine mare è usato anche come sinonimo di oceano quando esprime un concetto generico, per esempio quando si parla dei mari tropicali o dell'acqua marina riferendosi, invece, a quella oceanica in generale. Leggi e crostacei. Quelli che non lo fanno abitualmente, una volta consumata tutta l’Aiptasia, con ogni probabilità cercheranno fonti alimentari alternative.
- Alcune specie sono sensibili e difficili da allevare in cattività, principalmente a causa di esigenze alimentari estremamente specifiche.
- Non vi è alcuna garanzia che un particolare animale mangerà sicuramente gli anemoni di vetro.
Per questi motivi, si consiglia estrema cautela quando si valuta l’inserimento di uno dei seguenti animali per l’eradicazione degli anemoni aiptasia:
- PesciCon il termine pesci, dal latino pisces, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. Con oltre 32 000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata. Leggi farfalla: Chaetodon auriga, Chaetodon lunula, Chaetodon kleini, Chaetodon unimaculatus, Chelmon rostratus.
- Monacantidi: Acreichthys tomentosus.
- PesciCon il termine pesci, dal latino pisces, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. Con oltre 32 000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata. Leggi palla: il pesceCon il termine pesci, dal latino pisces, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. Con oltre 32 000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata. Leggi palla Arothron meleagris può mangiare Aiptasia, ma cresce fino a raggiungere dimensioni imponenti.
- Gamberetti: il Lysmata wurdemanni è di gran lunga la scelta migliore, ma il trucco è assicurarsi di acquistare realmente un wurdermanni. Esso è infatti spesso confuso con il gambero Rhynchocienetes uritai.
- Granchi eremiti: Dardanus megistos.
- Nudibranchi: gli esemplari della specie Berghia sono di gran lunga la scelta migliore, perché sono reefLa barriera corallina è una formazione tipica dei mari e oceani tropicali, composta da formazioni rocciose sottomarine biogeniche costituite e accresciute dalla sedimentazione degli scheletri calcarei dei coralli, animali polipoidi facenti parte della classe antozoa, phylum Cnidaria. Questo tipo di ambiente è unico in quanto le barriere hanno creato delle isole e delle lagune in mari profondi, modificando sia il fondo sia le coste (ricoperte di sabbia finissima, frutto dell'erosione marina sui coralli e dell'azione di alcuni pesci che si cibano dei polipi). La barriera corallina fa parte di una piattaforma carbonatica, e generalmente ne costituisce la fascia marginale verso mare. Verso terra è spesso (ma non necessariamente) separata dalla costa da lagune poco profonde. Leggi safe al 100% ed estremamente efficaci se allevati correttamente. Questi nudibranchi mangiano solo Aiptasia e moriranno in loro assenza. Sono molto piccoli (10-14 mm), dalle abitudini notturne e possono richiedere mesi per creare una colonia.
Iposalinità e rimedi OTC
Se hai dubbi sull’inserimento di uno di questi animali nel tuo acquario, puoi sempre optare per la “terapia” basata su shock osmotico (OST) o iposalinità. Questo è un sistema facile da utilizzare e funziona abbastanza bene, ma non è realisticamente impiegabile negli acquari di barriera.
Specie di Aiptasia
Attualmente sono riconosciute le seguenti 16 specie di Aiptasia:
- A. californica (Carlgren, 1952)
- A. carnea (Andrès, 1881)
- A. diaphana (Rapp, 1829)
- A. erythrochila (Fischer, 1874)
- A. insignis (Carlgren, 1941)
- A. inula (Duchassaing & Michelotti, 1864)
- A. leiodactyla (Pax, 1910)
- A. mimosa (Duchassaing & Michelotti, 1864)
- A. minuta (Verrill, 1866)
- A. mutabilis (Gravenhorst, 1831)
- A. pallida (Agassiz in Verrill, 1864)
- A. parva (Carlgren, 1938)
- A. prima (Stephenson, 1918)
- A. pulchella (Carlgren, 1943)
- A. saxicola (Andrès, 1881)
- A. tagetes (Duchassaing & Michelotti, 1864)
Conclusioni
Tuttavia esistono anche dei validi motivi per allevare attivamente le Aiptasia. La ragione più comune prevede il loro impiego come cibo, qualora, ad esempio, si decida di allevare i nudibranchi Berghia, che si nutrono esclusivamente di anemoni di vetro. Inutile dire che in questo specifico caso sarà indispensabile mantenerle all’interno di una piccola vasca dedicata.
Considerando comunque la necessità di contrastarle efficacemente, ritengo che i risultati migliori siano perseguibili associando tutti i metodi elencati (biologico e chimico).
Buon reefing!