Approfondimenti

L’allevamento dei pesci pagliaccio

Introduzione

Durante i vari anni di studio e godimento degli acquari marini di barriera, ho sviluppato una certa predilezione per il pesce pagliaccio. Questo delizioso abitante della barriera corallina, dai colori vivaci e dalle minute dimensioni, è dotato di una personalità davvero smisurata. Il suo aspetto goffo e simpatico, unito alla sua vibrante affinità con il bruciore degli anemoni, lo rendono uno dei pesci più popolari tra gli appassionati acquariofili.

Chiunque abbia dei bambini e un lettore DVD probabilmente penserà di sapere tutto sul pesce pagliaccio. Infatti l’interesse del grande pubblico per questa meravigliosa creatura è aumentato enormemente dopo la pubblicazione di una fortunata serie di film d’animazione. L’accresciuta popolarità ha purtroppo alimentano un mercato selvaggio, fatto spesso di acquariofili sprovveduti e commercianti senza scrupoli, che ha determinato la morte di innumerevoli animali a causa di cure improprie.

Non mi dilungherò ulteriormente in questioni morali, etiche e statistiche rispetto all’attrazione influenzata dai media per il pesce pagliaccio. Intendo invece focalizzare la mia attenzione sull’indiscutibile fascino suscitato dall’allevamento di questo fantastico animale.
Amphiprion percula

Diventato ormai comune, con il termine pesce pagliaccio si identificano in realtà oltre 30 specie, che sebbene condividano caratteristiche simili, offrono un insieme unico di caratteristiche.

All’interno della nostra enciclopedia (sotto la voce Amp) troverete diverse schede relative alle specie più comuni e maggiormente reperibili, con dettagli e consigli specifici per ciascuna di esse.

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Il pesce pagliaccio e gli anemoni di mare

In generale, la maggior parte delle creature marine evitano gli anemoni. Equipaggiati con tentacoli urticanti rappresentano sicuramente il posto meno indicato per spazzolarsi e strusciarsi. Ma, mentre la maggior parte degli abitanti marini evita gli anemoni di mare, il pesce pagliaccio li considera il posto perfetto da adibire ad abitazione.

Queste due specie instaurano infatti una relazione simbiotica, nella quale il pesce pagliaccio, dall’indole sufficientemente territoriale, aiuta l’anemone allontanando le creature potenzialmente pericolose, pulendo la sua superficie e fornendo sostanze nutritive. Parimenti l’anemone di mare fornisce un sistema di sicurezza incredibilmente potente, proteggendo il pesce pagliaccio dai predatori attraverso tentacoli pungenti.

Amphiprion clarkii

Ma come fa il pesce pagliaccio a rimanere al sicuro dal suo ospite pungente?

Fondamentalmente, il pesce pagliaccio è completamente immune dai pericoli “della sua casa vivente” poiché, eseguendo una elaborata “danza” e toccando delicatamente i tentacoli con parti differenti del corpo, secerne uno strato di muco protettivo sulla pelle. Questo consente al simpatico Amphiprioninae di sviluppare l’immunità ai pungenti e letali tentacoli dell’anemone.

È interessante notare che più pesci pagliaccio possono stabilirsi in un singolo anemone, tuttavia il pesce dominante sarà sempre l’esemplare più grosso e di sesso femminile, mentre i suoi coinquilini saranno sempre maschi.

Se la simbiosi anemone e pesci pagliaccio rappresenta un’essenziale normalità in natura,  la stessa deve verificarsi anche in un acquario?

Per quanto sorprendente la risposta è no, o meglio non necessariamente.

I pesci pagliaccio sono altamente adattabili e possono sviluppare il loro attaccamento istintivo a strutture preesistenti, come coralli, ammassi rocciosi più grandi o addirittura elementi della tecnica come pompe e skimmer.

Tuttavia se decidi di allevare un bellissimo amphiprioninae, ti consiglio caldamente di inserire in vasca almeno un anemone, selezionandolo tra le circa 10 specie conosciute e ritenute certamente sicure e adatte ad ospitare dei pesci pagliaccio.

Alcune delle scelte più popolari includono certamente Heteractis crispa (altrimenti conosciuto come Sebae Anemone o Attinia Gialla), Macrodactyla doreensis (Long Tentacle Anemone), Cryptodendrum adhaesivum (Adhesive Sea Anemone), Stichodactyla haddoni (Saddle Anemone) e gli immancabili e facilmente reperibili Entacmaea Quadricolor (leggi qui il mio articolo sul loro allevamento).

Amphiprion perideraion
Amphiprion perideraion

Il pesce pagliaccio in cattività: quello che ogni acquariofilo dovrebbe sapere

Quando si parla di questo bellissimo abitante dei nostri acquari di barriera, ci sono questioni importanti e interessanti da considerare, spesso non semplici da trattare e riassumere. Quindi, nel tentativo di semplificare la tematica dell’allevamento del pesce pagliaccio, ho deciso di elencare in modo rapido alcuni aspetti.

I pesci pagliaccio sviluppano l’immunità agli anemoni con il tempo.

Come ho precedentemente accennato i pesci pagliaccio sono immuni ai letali tentacoli degli anemoni, ma tale resistenza si sviluppa con il tempo, dopo essere stati esposti alle tossine degli actiniarie. Lo fanno in modo sicuro, strusciando e spazzolando delicatamente parti del corpo contro l’anemone, stimolandosi nella secrezione di uno strato protettivo di muco sulla pelle, necessario per lo sviluppo della relazione simbiotica.

Genere nei pesce pagliaccio.

L’elemento più interessante della biologia del pesce pagliaccio è il suo genere, o più specificamente, la sua capacità di mutarlo. Classificati come ermafroditi sequenziali, tutti i pesci pagliaccio nascono maschi.

In una “comunità” di pesci pagliaccio, c’è una grande femmina affiancata da diversi compagni maschi più piccoli. Il maschio “principale”, che è più grande degli altri, assicura mediante le sue dimensioni il dominio sui maschi più piccoli, consumando maggiori quantità di cibo.

Quando la femmina di pesce pagliaccio depone le uova, il maschio più grande le fertilizza e le cura. È interessante notare che se la femmina muore, l’intero ordine gerarchico viene modificato. Il maschio più grande inizia a ingrassare e attraverso un complesso processo biologico, si trasforma nella nuova femmina dominante.

L’aggressività è correlata all’ambiente nativo (natura o cattività).

I pesci pagliaccio sono aggressivi, ma ciò non significa che non siano adatti per un acquario già popolato. Per capire la fonte della loro aggressività, occorre semplicemente considerare il loro scopo istintivo. In natura, i pesci pagliaccio escono raramente dalla loro casa di anemoni. In effetti, parte della loro esistenza è incentrata nella difesa dell’anemone da altri pesci.

Tuttavia, i pesci pagliaccio allevati in acquario (senza un anemone simbionte) possono ancora presentare tale istinto, ma indubbiamente in modo meno manifesto rispetto a esemplari prelevati in natura.

E’ evidente che in presenza di tali comportamenti poco si possa fare per limitarli.

Amphiprion bicinctus
Amphiprion bicinctus

I pesci pagliaccio sono onnivori.

Uno dei motivi principali per cui così tanti acquariofili sono attratti dall’allevamento dei pesci pagliaccio è la loro dieta relativamente poco complicata. Come onnivoro, il pesce pagliaccio può mangiare qualsiasi cosa, dai vegetali alla carne. Personalmente nutro i miei pagliacci con diversi tipi di alimenti, alternando mangimi congelati a mangimi secchi in scaglie o granuli (ti consiglio di somministrare un mix di questi prodotti Bionautic granulareJBL MARI-PEARLS, Sera Marin GVG).

Tuttavia, nelle mie vasche, in genere godono di ottimi pasti a base di alghe, vermi, zooplancton e piccoli crostacei. Durante la somministrazione del cibo, sarà facilmente possibile notare che più piccolo è un pesce pagliaccio, meno propenso sarà a spostarsi dalla sua “zona di sicurezza”. Sarà pertanto fondamentale assicurarsi di lasciar cadere il cibo vicino a quest’area per consentire al pesce di nutrirsi adeguatamente e rimanere sano e felice.

Prendersi cura del pesce pagliaccio è relativamente semplice.

E’ relativamente semplice, dando per assodate tutte le conoscenze necessarie alla conduzione di un acquario d’acqua salata. Detto questo, capace di vivere da tre a sei anni, il pesce pagliaccio può condurre un’esistenza lunga e felice in acquario (purché tu lo mantenga sano).

Considerata una specie resistente, generalmente non sono estremamente sensibili alle malattie. Naturalmente, questa non è una dichiarazione di garanzia, e l’ambiente dell’acquario e la sua corretta conduzione sono determinanti per preservare la salute di tutti i pesci in generale.

Top 10. Le nostre specie preferite

Come per tante altre questioni, il concetto di “migliore” è spesso relativo e frutto di una valutazione squisitamente soggettiva. Chiarito questo aspetto, prima di concludere l’articolo, ho deciso di indicare le 10 “migliori” specie di pesce pagliaccio a mio personalissimo giudizio.

Naturalmente, questo elenco non segue alcun ordine particolare, ma riassume le specie di pesci pagliaccio che tutti abbiamo imparato ad amare e ad apprezzare. Non mi sono limitato a citare unicamente le specie presenti in natura, ma ho dedicato qualche posto della classifica anche a delle selezioni e varianti sia naturali che artificiali. Benché non sia favorevole all’ibridazione di specie differenti con lo scopo di esaltare particolari caratteristiche fisiche, è innegabile che talune varianti presenti sul mercato siano particolarmente belle e affascinanti.

Americanate a parte ecco la mia top 10:

Amphiprion ocellaris
Amphiprion ocellaris

1 – Ocellaris (Amphiprion ocellaris)

L’ocellaris è originario della regione indo-pacifica e può crescere fino a 10 cm in natura. Tuttavia, in acquario raramente supera i 5-6 cm. Oltre ad essere particolarmente bello la sua caratteristica più apprezzata è la robustezza, rendendolo un pesce eccellente anche per acquariofili principianti. Si distingue per un temperamento relativamente pacifico e richiede almeno un acquario da 80/100 l.

 

Amphiprion Percula Picasso
Amphiprion Percula Picasso

2 – Picasso (Amphiprion percula)

Questa variante di pesce pagliaccio Percula è originaria della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone. Identificata principalmente dalla sua striscia centrale straordinariamente bianca, questa varietà di pesci pagliaccio è ricercata per la sua brillante colorazione e rarità. Tuttavia, grazie alla sua unicità, è sensibilmente meno economico rispetto alle più comuni specie di pesci pagliaccio.

 

Black Ice (Amphiprion ocellaris)
Black Ice (Amphiprion ocellaris)

3 – Black Ice Clownfish (Amphiprion ocellaris)

Il pesce pagliaccio ghiaccio nero è un incrocio tra le varianti Darwin Ocellaris e Snowflake Ocellaris. La colorazione è una miscela di bande arancioni brillanti, arancio ruggine, nere e di forma irregolare. Questo è un pesce pagliaccio decisamente unico.

 

Amphiprion perideraion
Amphiprion perideraion

 4 – Amphiprion perideraion rosa

Originario della regione indo-pacifica, in natura, questo pesce pagliaccio non migratore, lascia raramente la zona circostante l’anemone. Come suggerisce il nome, presenta una tonalità di colore rosa-arancione evidenziata da una striscia bianca che corre dalla pinna caudale alla testa. Mentre in natura è in grado di crescere fino a 10 cm di lunghezza, in acquario raggiunge una dimensione media di circa 5 cm.

 

Amphiprion frenatus
Amphiprion frenatus

5 – Amphiprion frenatus

Questo robusto pesce pagliaccio è originario della regione del Pacifico occidentale e in natura può crescere fino a 15 cm, mentre in acquario raggiunge una dimensione massima di 7/8 cm. E’ molto vorace, e tale caratteristica può sfociare in aggressività; si consiglia pertanto di somministrare il cibo spesso.

È fondamentale sottolineare che il pesce pagliaccio pomodoro non dovrebbe condividere la vasca con pesci passivi o timidi, principalmente perché è una creatura territoriale che tende a diventare più aggressiva con l’invecchiamento.

 

Black Storm (Amphiprion ocellaris)
Black Storm (Amphiprion ocellaris)

6 – Black Storm (Amphiprion ocellaris)

Originariamente noto come Black DaVinci, il Black Storm è di gran lunga il pesce pagliaccio visivamente più particolare di questo elenco. Il suo nome deriva dalla sua interessante colorazione, che in genere presenta un corpo principalmente bianco evidenziato da macchie nere irregolari. E’ un pesce pagliaccio relativamente calmo e docile, e adora stabilire una simbiosi con le anemoni a bolle.

 

Premnas biaculeatus
Premnas biaculeatus

7 – Premnas biaculeatus

Presenta un corpo rosso vibrante con ampie fasce bianche lungo la fronte, la pinna anale e il tronco. Benché questa sia una specie visivamente sbalorditiva, è nota come una tra le varietà più aggressive. Tuttavia la considerazione più importante su questa specie è la sua delicatezza. Non dovresti mai spostare il premnas con un retino, poiché le sue spine dorsali possono facilmente aggrovigliarsi.

 

Snowflake (Amphiprion ocellaris).
Snowflake / Extreme Snow (Amphiprion ocellaris).

8 – Extreme Snow (Amphiprion ocellaris)

Il pesce pagliaccio palla di neve è simile a un pesce pagliaccio Ocellaris standard. Mentre il suo design può apparire unico, il suo temperamento e l’ambiente ideale sono quasi identici alle specie di cui sopra. Essendo un pesce pagliaccio relativamente tranquillo e discretamente resistente, i fiocchi di neve sono ideali per gli acquariofili alle prime armi.

 

Amphiprion sebae
Amphiprion sebae

9 – Amphiprion sebae

Soprannominato pesce pagliaccio Sebae è un pesce molto robusto e colorato, adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera e con gli invertebrati. Forma sovente una simbiosi con le attinie Stichodactyla gigantea e Stichodactyla haddoni.

 

Amphiprion clarkii
Amphiprion clarkii

10 – Clarkii (Amphiprion clarkii)

Questo pesce pagliaccio dal design audace può crescere fino a 12 cm di lunghezza e presenta un motivo di colore distinto. Essendo un pesce pagliaccio resistente, il Clarkii differisce dalle altre specie in quanto non ha paura di nuotare per tutta la superficie della vasca, esplorando il suo ambiente. Ovviamente, questo significa che dovresti offrire al tuo Clarkii un ampio spazio per nuotare.

Conclusioni

I pesci pagliaccio sono animali straordinari e la loro popolarità prescinde dall’evidenza data da un film di animazione.

Rendono speciale ogni acquario marino di barriera grazie ad una vasta gamma di opzioni cromatiche e alle loro personalità divertenti e dinamiche.

Qual è la tua esperienza con i pesci pagliaccio? Hai una specie preferita non elencata? Visita la pagina Facebook di ReefAquarium e lasciaci un commento o inviaci un messaggio.

E, come sempre, buon reefing!

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Luca Langiu

Ho conseguito una laurea in Scienze Politiche, ma ho intrapreso la carriera di imprenditore. Le mie più grandi passioni sono l'acquariofilia, la tecnologia e la musica. Adoro scoprire le meraviglie dei reef e vivo in Sardegna, un paradiso dal quale non potrei mai separarmi.  Il mio desiderio è sempre stato quello di curare un blog sull'acquariofilia marina, perché ritengo che la condivisione di conoscenze e informazioni sia la base della nostra passione. Forte della mia conoscenza tecnica e pratica, unita agli studi e agli approfondimenti teorici, ho deciso di guidare il lettore in un’esperienza formativa alternativa, autentica e personale, che getta le basi sul crono-racconto della mia quotidianità “acquariofila”. La sensibilizzazione del lettore a tematiche relative alla tutela dell’ambiente marino-costiero, alle fonti di inquinamento marino, alla sostenibilità ambientale, al capitale naturale e al rispetto per gli animali, è stuzzicata e sollecitata costantemente in ogni mia trattazione.

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